Storia politica

La passione per la politica è già presente nei miei anni di università, quando da giovane studentessa di giurisprudenza osservo con sguardo critico la realtà, percependone tutte le contraddizioni.

Sento il bisogno di porre rimedio alle ingiustizie, tanto più che sono portatrice di disabilità e dunque vocata a difendere i diritti dei più fragili, il più delle volte dimenticati o non tutelati con competenza e sensibilità.

Nel 1990, dopo aver vinto un concorso pubblico, inizio a lavorare presso la Asl di Macerata.

Tale evenienza, per certi aspetti provvidenziale, mi porta ad approfondire tutto quanto concerne la sanità pubblica, facendola divenire la mia occupazione quotidiana e, da un certo punto di vista, lo scopo appassionato di un’intera vita, insieme a quello, giunto quasi per caso, dell’impegno attivo sul fronte istituzionale, visto che proprio in quell’anno divento consigliere comunale a Macerata, nelle liste della Democrazia Cristiana.

Gli impegni di quel tempo così denso di eventi sono tanti, ma alimentano solo la mia voglia di farmi carico di ulteriori responsabilità, tanto più che sono stata educata a lavorare sodo, anche quando questo comporti rinunce e sacrifici personali. Decido dunque di entrare nell’ANMIC, Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili, divenendone dapprima commissario provinciale e, in seguito, presidente provinciale e regionale.

L’impegno associativo corre di pari passo con quello politico. Sento che l’una e l’altra cosa si intrecciano inevitabilmente, valorizzando la mia naturale attitudine a difendere i più fragili e gli ultimi.

Nel 1997, dopo aver lasciato la politica per qualche anno, mi giunge, quale membro della società civile, l’invito a candidarmi come sindaco della città di Macerata per la coalizione di centro-destra. Accetto la sfida e dopo una campagna elettorale tutt’altro che semplice, ottengo la vittoria. Ho solo 35 anni e sono la prima donna sindaco della città.

Anna Menghi sindaco di Macerata
Anna Menghi sindaco di Macerata
Anna Menghi
Anna Menghi all'incontro con la Lega

Nel 2014 l’incontro con la Lega di Matteo Salvini. Il giovane segretario del “Carroccio” riporta al centro del dibattito politico nazionale il tema della disabilità, offrendomi la possibilità di difendere ancora una volta le questioni alle quali avevo dedicato tutta una vita. 

Per questo motivo, quando nel 2020 ricevo la proposta di candidarmi al Consiglio Regionale delle Marche accetto, certa che sia la giusta occasione per tornare a fare ciò che da sempre rappresenta la mia fonte primaria di soddisfazione: aiutare gli altri, migliorando la loro vita.

Dal 19 ottobre 2020, giorno dell’insediamento della nuova Giunta di centro-destra, sono membro dell’Assemblea Legislativa delle Marche, nonché componente del Comitato per il controllo e la valutazione delle politiche della stessa Regione Marche.

Gli impegni di quel tempo così denso di eventi sono tanti, ma alimentano solo la mia voglia di farmi carico di ulteriori responsabilità, tanto più che sono stata educata a lavorare sodo, anche quando questo comporti rinunce e sacrifici personali. Decido dunque di entrare nell’ANMIC, Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili, divenendone dapprima commissario provinciale e, in seguito, presidente provinciale e regionale.

L’impegno associativo corre di pari passo con quello politico. Sento che l’una e l’altra cosa si intrecciano inevitabilmente, valorizzando la mia naturale attitudine a difendere i più fragili e gli ultimi.

Anna Menghi e Sandro Parcaroli
Anna Menghi con Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata